Grotte di Maijishan 麥積山石窟 Màijīshān Shíkū | |
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Veduta d'insieme del Maijishan | |
Utilizzo | Grotta Tempio |
Epoca | V secolo |
Localizzazione | |
Stato | Cina |
Prefettura | Gansu |
Altitudine | 1 742 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 4 837 100 m² |
Mappa di localizzazione | |
Le grotte di Maijishan (cinese: 麥積山石窟, caratteri semplificati: 麦积山石窟, pinyin: Màijīshān Shíkū) sono un gruppo di 194 grotte a carattere buddista scavate sul fianco del monte omonimo a Tianshui nella provincia del Gansu, nel nordovest della Cina. Sono un esempio di architettura nella roccia, e comprendono oltre 7.200 sculture buddiste e 1.000 m² di affreschi. L'inizio della costruzione risale alla dinastia dei Qin Posteriori (384-417 CE) del periodo dei Sedici regni.
Furono esplorate adeguatamente per la prima volta nel 1952-53 da una squadra di archeologi cinesi di Pechino, che idearono il sistema di numerazione che viene usato ancora oggi. Le grotte #1–50 sono sul lato ovest della parete, mentre le grotte #51–191 sono sul lato est. In seguito furono fotografate da Michael Sullivan e Dominique Darbois, che in seguito pubblicarono su di esse un libro scritto prevalentemente in inglese.
Il nome Maijishan consiste di tre parole cinesi (麦积山) che tradotte letteralmente significano "La montagna del grano ammassato", ma siccome il termine "mai" (麦) è il termine generico usato per la maggior parte dei cereali, un'altra traduzione possibile sarebbe "montagna pagliaio". Mai significa "grano", Ji (积) significa "cumulo", Shan (山) significa "montagna".
Sono solo un esempio delle molte grotte buddiste che si possono trovare in questa zona della Cina, situate tutte in luoghi limitrofi alle vie che connettono la Cina all'Asia centrale.
Le grotte di Maijishan sono poste lungo la via della seta, e sono posteriori alle più occidentali grotte del tempio Bingling, a loro volta influenzate dalle precedenti strutture quali i Buddha di Bamiyan, mentre sono a Occidente delle successive grotte di Yungang e grotte di Longmen.